Seychelles

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Intro

Il fascino dell’Oceano Indiano ci porta alle Seychelles: saltiamo l’isola principale di Mahè e optiamo per 5 notti a La Digue e 8 notti a Praslin.

Arriviamo a La Digue dopo uno scalo ad Abu Dhabi, un volo interno da Mahè a Praslin ed il traghetto per l’isoletta dove troviamo un giorno di pioggia ininterrotta. Affittiamo comunque le biciclette e ci dotiamo di mantelline: il giorno dopo finalmente esce il sole ed iniziamo a girare l’isola incantata.

Le spiagge sono stupende con bellissimi colori ed i favolosi massi di granito: lungo la pista ciclabile che attraversa l’isola si vedono tartarughe giganti nei giardini; persino il cimitero è un luogo fiabesco con piante e fiori in un giardino tropicale.

A La Digue non circolano automobili e ci si muove in bicicletta lungo i 5 km dell’isola: visitiamo le 3 spiagge impetuose della costa orientale (Anse Coco, Grand Anse, Petit Anse), Anse Source d’Argent, le spiagge a nord di Anse Severe e Anse Patates, pedalando fino ad Anse Formis lungo la pista ciclabile che costeggia la spiaggia.

Ci arrampichiamo fino al Nide d’Aigle su di un improbabile sentiero: dal picco si domina tutta l’isola e si intravede Praslin.

Vado a fare una gita di snorkeling, dove vengo premiato da un incontro ravvicinato con una tartaruga e punito con un morso di un pesce non identificato o forse da un filamento di medusa.

A malincuore lasciamo La Digue e rientriamo con il traghetto a Praslin, dove ricominciamo il giro delle spiagge: Anse Georgette (con la pioggia ma a noi capita spesso il primo giorno) poi Anse Volbert, Anse Lazio e le meno conosciute Anse la Blague ed Anse Marie-Louise. Dedichiamo una giornata alla Valle de Mai con i suoi caratteristici Coco de Mer e varie specie di uccelli. Abbiamo esaurito la risorse dell’isola (la nostra base a Grande Anse è impraticabile per le alghe) ma il bello deve ancora venire.

Una giornata speciale

L’ultimo giorno torniamo ad Anse Lazio: mi era parso di leggere di un sentiero che collega Anse Lazio ad Anse Georgette. Chiediamo informazioni ad un ranger che ci delinea una mappa sommaria ed iniziamo il cammino con una sosta al Bar dell’Onestà. […]